DA UN TEMPO AD UN ALTRO, DA UN LUOGO
AD UN ALTRO, DA UN PERSONAGGIO AD UN ALTRO.
UNA MATASSA SU CUI VIAGGIARE E PERDERSI, PER CAPIRLA.
Difficile capire chi sia il personaggio principale dell’intera vicenda. Ognuno è disegnato con una tale dovizia di particolari che scompare il dubbio sulla sua reale esistenza. Lo stile di Silvana Canevelli non lascia spazio ad altre domande che non siano quelle che lei stessa vuole farci porre. Una trama intricatissima che gioca con la linearità del tempo e che focalizza lentamente l’attenzione su Clotilde, una professoressa di lingue. L’amore che sboccia con Franz, un tedesco che probabilmente ha scoperto qualcosa di troppo sui crimini nazisti, è intenso e profondissimo. Un romanzo eccezionale che rapisce ed avvince, incollandoci alle pagine fino all’ultima parola.
Silvana Canevelli è nata a Genova dove si è laureata in Lingue e Letterature straniere moderne. Insegnante e pubblicista, collabora a quotidiani e periodici con saggi e racconti. Tra le sue opere, traduzioni di volumi di narrativa, la silloge di racconti Sapore di sale (1981), il romanzo Una ragionevole abdicazione (1995), Diritto di parola, voci significative di scrittrici liguri (2006), Etica Tecnologia Mercato, una convivenza possibile? (2008). Per le edizioni Frilli ha pubblicato i romanzi Di settembre a Camogli (2005) e La casa dei limoni (2008).