Crudo, schietto ed impietoso, il romanzo di Francesco Caligiuri ci prende per il bavero e ci trascina giù, nei vicoli e nelle strade in cui la vita odora di umido e polvere. Polvere da sparo, s’intende. Oppure polvere bianca, quella che ti fa sentire onnipotente e poi ti ricorda brutalmente che non lo sei. Quella polvere scivola, come il sangue che scorre, nelle pagine. Vite che nascono, si intrecciano e si spezzano, sentimenti che muovono le persone come burattini, in un mondo in cui sembra più facile sia vivere che morire. Una storia che emerge da un romanzo cosparso di bassezze per rivelarsi in tutta la sua drammatica intensità, tenendo i nostri occhi incollati alle pagine senza lasciarci il tempo di chiederci perché.
Francesco Caligiuri (1936) è nato e vive a Lamezia Terme. Ha scritto e pubblicato Nella misura in cui, Uruk e altri errori, Una traccia sull’acqua e due romanzi: La bellezza di Rosa, storia di una donna che diventa l’emblema del Sud, Melanconico Swing, il demone meridiano d’un uomo che si perde dietro a una giovane polacca. e Il rosso del sangue. Dagli anni Ottanta fa il fillmmaker, più volte nalista a Bellaria.