«QUALCUNO AVREBBE DOVUTO OLIARE I CARDINI, PENSÒ. MA
PROBABILMENTE IL CIGOLIO DELLA MINUSCOLA INFERRIATA
ERA COMPRESO NEL PREZZO DELL’ENTRATA NEL CIMITERO.»
Beffardo, il tempo. Imperscrutabile, talvolta, nelle sue strane peregrinazioni.
Matteo Camenzind, a quanto pare, lo sa bene. Per questo ci gioca, con il tempo.
È attraverso il tempo che capiremo l’alternarsi delle vicende narrate in questo
libro. Quattro spiragli attraverso i quali sbirciare l’evolversi degli eventi in
momenti diversi. Quando Gabriel sogna di scalare la montagna e di vedere
un’aquila, quando conosce Francesca e perde la testa per lei, quando intreccia
la propria esistenza con quella di Erica in modo diverso da come avrebbe voluto,
quando Erica è grande, quando era con Francesca. Saranno i simboli legati
all’aquila a prendere il volo. Oppure il nostro pensiero.
Matteo Camenzind nasce in Ticino nel 1991. Vive tra Svizzera e
Italia, combinando positivamente famiglia, studio, insegnamento e
passione. È illustratore e direttore editoriale della rivista universitaria
“Inchiostro” (inchiostro.unipv.it).