«UNA MENZOGNA RACCONTATA BENE NEL POSTO E AL MOMENTO GIUSTO PUÒ TRASFORMARSI IN VERITÀ ASSOLUTA...»
La vecchia Cartiera di Marta è ancora lì, nel cuore della Tuscia, abbandonata da anni. Lì ha inizio tutto. Ce lo racconta Augusto Guidoni con un libro sui generis, di difficile collocazione. Diviso nettamente in due parti contrapposte, “Elogio del dubbio” narra un evento particolare: una folgorazione elettrica violentissima subìta dall’autore stesso a ventotto anni. Se, tuttavia, la prima parte è un vero e proprio romanzo, con una lunga serie di retroscena e di contesti storico-geografici, la seconda è un trattato scientifico a tutti gli effetti. Il motivo principale è molto semplice: nessuno è mai riuscito a capire come sia stato possibile sopravvivere ad un elettroshock di tale intensità. Da lì in poi, in
forma “ultradivulgativa” arriveremo a parlare di fisica, di astrofisica e perfino di filosofia.
Augusto Guidoni, nato a Marta, in provincia di Viterbo, il 21 maggio 1942, trascorre la prima infanzia alla Cartiera di Marta, gestita dal padre Virgilio fino al 1947. Imbarcato su navi militari e mercantili, negli anni che vanno dal 1962 al 1967, si trasferisce poi in provincia di Milano con la moglie Francesca Neri, dove all’età di 28 anni riesce a sopravvivere a una intensa e prolungata scossa di corrente ad alta tensione, che lo porta quasi oltre il confine tra la vita e la morte. Nel 1977 si stabilisce a Rozzano, dove partecipa alla vita cittadina
come presidente del Consiglio di Quartiere 2. Per qualche anno scrive come freelance sul quindicinale “Il Corriere del Sud Ovest di Milano”, poi, insieme ad altri quattro amici fonda “Vivi Rozzano”, un mensile, dove, oltre a scrivere articoli, cura la sua rubrica di satira “Web
all’amatriciana”, attesa ogni mese da migliaia di lettori. Decide quindi di scrivere questo libro sulle proprie esperienze di vita e su argomenti di natura scientifica, utili a tracciare accenni di risposte ai quesiti posti dal dubbio innato nell’animo inquieto di chi vuole sapere.
recensione di Luciano Masi: Ho letto il libro di Augusto Guidoni, "Elogio del dubbio" (Europa ed.). Affascinante e coinvolgente. La prima parte è autobiografica e la seconda di approfondimento scientifico, ma entrambe sono unite dal filo conduttore del dubbio. Quale mistero nasconde la reale esperienza dell'autore che per mezz'ora ha collegato col suo corpo due cavi ad alta tensione? Quale mistero nelle "apparizioni" di Marta (1948)? Quale mistero dietro le affascinanti scoperte scientifiche moderne (es. relatività)? Il dubbio, solo il dubbio ci aiuta a inseguire quel "moumeno" che non raggiungeremo mai. Un bel libro, sicuramente originale. Lo consiglio a tutti gli amici!