«PAROLE. PAROLE ANTICHE. LA PAROLA DI DIO, REDATTA DALLA MANO DI SUO FIGLIO.
LA PAROLA CHE LO HA RESO IMMUNE DALLA MORTE.» DAVIDE, QUESTA VOLTA, EBBE LA CERTEZZA CHE I BRIVIDI NON FOSSERO DI FREDDO.
POI FEDERICO INIZIÒ A RACCONTARE UNA STRANA STORIA...
Poco dopo essersi risvegliati dal coma, ed ancora parzialmente sotto l’effetto dell’amnesia, Massimo ed Angela, investigatori, sono chiamati a indagare su alcuni strani omicidi avvenuti nel Santuario di Oropa, in mezzo alle Prealpi biellesi. Le vittime sono monaci ed il modus operandi segue certamente un rituale ben preciso. Si brancola nel buio mentre il numero dei cadaveri aumenta lentamente ed inesorabilmente. Tutto fa pensare ad un tentativo di tenere nascosto qualcosa che non deve essere rivelato. Durante le indagini dei due protagonisti, viaggeremo indietro nel tempo e nello spazio, approdando nel cuore del medioevo, a cavallo tra la fine del tredicesimo secolo e l’inizio del quattordicesimo. Scopriremo così una realtà che sembra sconfinare nella pura mitologia, condita con abbondanti dosi di simbologia e tradizione religiosa. Dalla Santa Inquisizione ai Cavalieri Templari, da Re Salomone a Fra’ Dolcino, in una straordinaria commistione fra storia e leggenda, fra superstizione e fede, fra realtà e fantasia. Con uno stile che non ha nulla da invidiare ai più grandi scrittori di thriller mondiali, Stefano Bosio intreccia una vicenda epica e spettacolare che si ricongiunge al suo precedente romanzo «Ponale - La verità della roccia» in modo sorprendente. Alcuni cerchi si chiuderanno, ma molti altri resteranno aperti, lasciandoci in trepidante attesa del terzo capitolo conclusivo: «Dagon - La morte rossa».
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